CHI È L’ESECUTORE TESTAMENTARIO
E’ quella persona che il testatore, cioè chi fa testamento, nomina come persona di fiducia alla quale affidare il compito di eseguire le volontà che egli ha espresso nel testamento.
Chi può essere nominato esecutore testamentario
L’esecutore non è una persona che può essere nominata in un testamento, ma è il soggetto che deve dare attuazione a determinare disposizioni del testamento
Chiunque può essere nominato esecutore, ma non possono essere nominati come esecutori coloro che hanno dichiarato fallimento della loro impresa davanti al tribunale competente.
Anche un erede può essere esecutore testamentario.
Chi fa testamento può scegliere senza alcun vincolo chi sarà l’esecutore e quali saranno i suoi compiti. Chi viene nominato non ha nessun obbligo di accettare la nomina, ma può anche rinunciare all’incarico. Gli eredi possono anche fissare un termine per l’accettazione dell’incarico e se entro quel termine il nominato non accetta l’incarico si intenderà rinunciante.
Compiti dell’esecutore testamentario
L’esecutore ha tre compiti principali: deve amministrare il patrimonio ereditario, deve eseguire le disposizioni testamentarie e la divisione dell’esecutore, infine deve eseguire anche il rendiconto della gestione.
Il compito dell’esecutore t. cessa quando egli ha ottemperato a tutti i propri compiti, quando ha perso la capacità o è morto.
Generalmente, non è previsto un compenso per l’esecutore, tuttavia il testatore potrebbe stabilire una retribuzione a vantaggio dell’esecutore.
Se però non è stata fissata alcuna retribuzione, l’esecutore testamentario non potrà in alcun modo pretendere nulla dagli eredi.
Per qualsiasi necessità o dubbi a riguardo, è comunque consigliabile parlare con l’impresa funebre Sacro Cuore, che potrà far chiarezza sulle differenze e sui metodi per richiederli.
Se ti è interessato questo articolo ma vuoi sapere di più anche sulle SUCCESSIONI , ti invitiamo a leggere la pagina dedicata cliccando qui.
