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Due parole con l’Impresa Sacro Cuore

La titolare dell’Impresa Sacro Cuore è Elisa Chiariglione:

una ragazza giovane e dinamica, che ha scelto un settore non semplice e con un forte impatto a livello emotivo.

Ci spiega però che questo lavoro le offre la possibilità di offrire alla famiglia colpita da un lutto un aiuto e un sostegno a superarlo sentendosi meno soli.

“Noi offriamo un servizio cucito su misura, perché alla base del rapporto con i nostri clienti c’è l’ascolto. Ogni vita è una storia a sé, ogni individuo ha un vissuto di emozioni unico e per questa ragione l’Impresa Sacro Cuore si impegna a instaurare un rapporto di fiducia, accompagnato dalla massima trasparenza. Cerchiamo di comprendere a fondo le richieste delle persone che si rivolgono a noi in un momento di grande fragilità e ci impegniamo a non deluderne le aspettative.

Spesso le imprese funebri sono gestite a livello familiare, ma l’Impresa Sacro Cuore no.

“In effetti la mia famiglia ha mai svolto questa attività. Ho iniziato a dedicarmi a questo lavoro nel 2014, quasi per caso, ma fin da subito mi è stato chiaro che avevo una grande possibilità di aiutare le persone in un momento difficile e delicato. È difficile comprendere a fondo il dolore di una famiglia che subisce un lutto. Ci sforziamo di fare del nostro meglio, anche se a volte non è sufficiente.”

Quanto è realmente importante l’ascolto?

“In questo settore l’ascolto è tutto. L’impresario funebre deve cogliere l’essenza più profonda dei rapporti famigliari e gli aspetti più importanti per la famiglia. È fondamentale entrare in empatia con le persone che si hanno davanti, perché solo così si riesce a realizzare un servizio che risponda alle aspettative. Spesso i parenti ci chiedono consigli su come comportarsi: se non ascoltassimo e comprendessimo le loro esigenze, non sapremmo esprimere un consiglio.”

Non si rischia di essere invadenti?

“Il rischio c’è, almeno nella fase iniziale, quando cerchiamo di capire quale grado di assistenza la famiglia sta cercando, quale tipo di sostegno. Per questo ci muoviamo sempre con la massima delicatezza. La famiglia deve sentire di poter contare su di noi per ogni necessità o curiosità. A volte può essere sufficiente sapere che ci trovano al telefono tutto l’anno, 24 ore al giorno. I nostri numeri sono sul sito, e rispondiamo in qualunque momento. Anche solo per una parola di conforto. Per noi, l’aspetto umano viene prima di qualunque altro.”

Non è usuale vedere una ragazza gestire un’attività di questo tipo…

“È vero. Non ci sono molte donne in questo settore. Eppure, le donne sono capaci di grande sensibilità e sono più forti di quanto si pensi. Spesso, una figura maschile sembra dare più sicurezza per la sensazione di forza fisica che trasmette, ma la cura dei dettagli è da sempre una dote principalmente femminile. Per quanto riguarda la mia giovane età, in un settore così delicato la considero una boccata di aria fresca. Chiunque affronti uno dei momenti più difficili dell’uomo con il doveroso rispetto e con il massimo impegno può rappresentare un punto di riferimento molto importante per i congiunti.”

Molto spesso si legge di scandali legati alle pompe funebri: mazzette negli ospedali, cremazioni non a norma, pubblicità ingannevoli… Cosa ne pensa?

“I disonesti ci sono in questo come in tutti i settori lavorativi. Questa è la prima ragione per cui consigliamo di evitare le imprese funebri che si incontrano negli ospedali. Se si trovano lì, stanno violando la legge, e se fanno questo sicuramente non avranno scrupoli a truffare anche voi. Chi prende un funerale direttamente dentro all’Ospedale, oltre ad aver pagato la persona che li ha informati – soldi che prenderanno dalle vostre tasche – spesso approfitta della vostra debolezza di quel momento.”

Quindi come consiglierebbe di scegliere l’impresa funebre?

“Innanzitutto, per quanto sembri assurdo, consiglio di fare una ricerca quando non si ha un’esigenza imminente e c’è quindi il tempo di guardarsi intorno con calma. Poi, consiglio di richiedere preventivi completi, che comprendano tutti i servizi necessari al funerale, dalle pratiche iniziali a quelle successive alla cerimonia funebre, se necessarie, così da poter confrontare il prezzo finito.

Spesso vedendo pubblicità ingannevoli pensiamo che “se quelli offrono un prezzo così basso, le imprese senza prezzo in vetrina saranno più care”. Non sempre è così. Può accadere, ma conviene informarsi.

Diffiderei delle imprese suggerite dal personale di ospedali o case di cura per i motivi già detti, e soprattutto perché la scelta dell’impresa deve essere sempre libera.

Infine, il consiglio più semplice: affidatevi a chi vi trasmette più fiducia al primo impatto.

Spesso la prima impressione è quella che conta davvero.”