Nel sacrario militare del Monte Grappa, in provincia di Treviso, giacciono le spoglie di 22.950 Caduti della Prima guerra mondiale e tra queste vi è la tomba 107 in cui giace Peter Pan Tombe particolari

Molti obbietteranno che “Peter Pan non esiste!”, con piena ragione chiaramente: non si tratta del giovanotto capace di volare, che non vuole crescere e litiga con Capitan Uncino. Il personaggio che è stato raccontato dallo scrittore scozzese James Matthew Barrie è frutto di fantasia e immaginazione.

Ma la tomba 107 esiste ed è la più famosa al sacrario Monte Grappa.

Il sacrario fu costruito in ricordo alla dura Battaglia del Solstizio del 1918, dove morirono 12.615 italiani e 10.295 austroungarici. Purtroppo non fu sempre possibile identificare i nomi dei soldati morti in guerra, ma del soldato ungherese arruolato nel 30° reggimento di fanteria Honved fu conservato il nome: Peter Pan.

Egli era un giovane soldato di soli 21 anni nato a Ruszkabanya, prima territorio ungherese, poi divenuto territorio rumeno e rinominato Rusca Montana. Negli anni della Prima guerra Mondiale, come tanti altri suoi coetanei, fu arruolato per andare a combattere in difesa del suo territorio, ma il 19 settembre 1918 morì in un’azione a Col Caprile. Inizialmente fu sepolto nel piccolo cimitero di Valpiana, ma alcuni anni dopo fu traslato nel sacrario in ricordo delle vittime della guerra.

Ferdinando Celi  Tombe particolari

Su di lui Ferdinando Celi approfondì le sue ricerche, trovando alcune analogie tra il personaggio fiabesco di Barrie e il sodato trapassato sul Mo

nte Grappa. Entrambi i due ragazzi erano nati nel 1897 ed entrambi arrivavano da un paesino sperduto. Il paese di Ruszkabanya, fu infatti difficilissimo da trovare per Celi, siccome non era riportato

su quasi nessuna cartina, anche le più vecchie. Solo a seguito di numerosi viaggi e ricerche riuscì a trovare l’abitazione del soldato Peter Pan.

Spinto da grande curiosità per questa storia, a seguito di numerosi studi, Celi scrisse un libro dove raccontò la vita del soldato senza una terra, morto in terra e adottato da una fiaba.

Un libro che interpone realtà e fantasia, dove ci si sofferma anche sui sogni che la guerra ha troncato al giovane ragazzo; cercando di trasmettere un messaggio  di pace e fraternità tra i popoli.

Alla tomba 107 non mancano mai fiori, sassolini o conchiglie; piccoli omaggi a quel giovane adolescente che, come tanti altri, fu mandato in trincea e di lì non tornò più indietro, senza raggiungere mai l’età adulta. Ragazzo per sempre, proprio come Peter Pan.

Onoranze Funebri 
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