Una polizza vita viene stipulata da un soggetto che, in caso di sua morte, garantisce a uno o più beneficiari un capitale. I beneficiari possono essere dei congiunti o anche degli estranei.
In alcuni casi capita però che gli eredi non sono consapevoli della presenza di una polizza a loro favore. Questo può accadere perché lo stipulante non ha lasciato un testamento scritto oppure perché gli eredi non trovano documentazione inerente la polizza registrata.
Per sapere quindi se un parente deceduto aveva stipulato una polizza vita, i familiari devono mettersi in contatto con l’ANIA. Si tratta dell’Associazione Nazionale delle imprese assicuratrici italiane. Nel suo sito internet c’è un servizio di ricerca delle polizze vita. Il Servizio web “Ricerca coperture assicurative Vita” fornisce informazioni sull’esistenza o meno di coperture assicurative vita presso le assicurazioni affiliate. Nel caso in cui fossero rinvenute delle polizze vita, la Compagnia assicurativa interessata contatterà il richiedente.
In alternativa la famiglia potrà contattare direttamente la Banca o l’Assicurazione cui il deceduto era cliente.
Ogni richiesta fatta all’ANIA, alla Banca o all’Assicurazione, va fatta per via scritta. Attraverso moduli di richiesta precompilati che gli stessi enti possono fornire al richiedente.
Le polizze dormienti
Le polizze dormienti sono quelle polizze non ancora riscosse dai beneficiari: può trattarsi per caso di morte dell’assicurato, o i beneficiari non erano a conoscenza, o di polizze di risparmio che, giunte alla scadenza, non sono state riscosse per vari motivi.
Importanza di comunicazione della stipulazione della polizza
Come abbiamo visto, le polizze dormienti sono polizze non riscosse da alcun beneficiario; proprio perché magari non ne era al corrente.
Per evitare che questo accada è importante sempre comunicare a qualcuno la stipula della polizza. In questo modo, in caso di morte prematura il beneficiario potrà beneficiare del credito.
Per far si che i beneficiari ricevano le somme dovute è preferibile indicarli nella polizza con il nominativo, senza utilizzare formule generiche come coniuge o figli, fornendo all’impresa assicurativa tutte le informazioni utili come indirizzo, recapito telefonico, necessari per rintracciarli in caso di decesso dell’assicurato.
