Sigismund Schlomo Freud

noto come Sigmund Freud, è stato un eminente neurologo e filosofo austriaco vissuto tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. È universalmente riconosciuto come il fondatore della psicoanalisi, una disciplina che ha rivoluzionato il modo in cui comprendiamo la mente umana e i suoi intricati meccanismi psicologici. La sua morte, avvenuta il 23 settembre 1939, ha segnato la fine di una vita dedicata alla ricerca e all’analisi della psiche umana.

La Fondazione della Psicoanalisi

Freud è stato pioniere nel introdurre concetti psicologici innovativi come il “principio del piacere” e le “pulsioni di vita” e “pulsioni di morte”. Attraverso opere seminali come “Tre saggi sulla teoria sessuale”, ha esplorato profondamente le dinamiche nascoste dell’inconscio umano. Collaborando con Josef Breuer, ha sviluppato nuove tecniche per l’interpretazione dei sogni, aprendo nuove strade nel campo della psicologia moderna.

Le Ultime Volontà di Freud

Nel 1939, a seguito della morte di Freud, la salma venne cremata secondo le sue volontà, e le ceneri furono deposte presso il cimitero ebraico di Golders Green a Londra. La sua morte segnò non solo la perdita di un grande pensatore, ma anche il compimento di un viaggio personale e intellettuale che aveva rivoluzionato il modo in cui gli esseri umani comprendono se stessi.

Al momento della sua morte, Freud aveva espresso il desiderio di essere cremato, una scelta in linea con la sua visione di rispetto per la vita e la morte. Le sue ceneri furono deposte nel cimitero ebraico di Golders Green a Londra, un luogo che ora rappresenta un simbolo tangibile del suo lascito duraturo.

L’unione delle ceneri

A seguito della morte della moglie Martha Freud, nel 1951 l’urna fu riaperta per poter ricongiungere le ceneri dei due coniugi. Freud aveva scelto per la conservazione delle sue ceneri un’urna molto particolare, che gli era stata regalata da una delle sue pazienti aristocratiche, la principessa Maria Bonaparte. Questo manufatto, risalente al 300 avanti Cristo, è decorato con delicate figure in stile classico di colore rosso su sfondo nero, raffiguranti Dioniso e una baccante, celebrando così la vita e il piacere.

La Conservazione dell’Urna

L’urna fu conservata a lungo nello studio dello psicanalista e poi scelta dalla famiglia per conservare i resti dei coniugi Freud. Il legame tra la vita e la morte, così come tra le pulsioni di vita e pulsioni di morte, trovava una simbolica rappresentazione in questo prezioso oggetto. Freud stesso aveva esplorato queste tematiche, riconoscendo come la mente umana sia costantemente in bilico tra il desiderio di vivere e l’inevitabilità della morte.

La Morte di Freud e il Suo Medico Personale

La morte di Freud avvenne con l’assistenza del suo medico personale, Max Schur, che rispettò le volontà del neurologo di evitare sofferenze inutili negli ultimi momenti della sua vita. Freud aveva affrontato un lungo periodo di malattia, e il suo letto di morte divenne un luogo di riflessione finale su una vita ricca di scoperte e intuizioni profonde. Schur, presente nei suoi ultimi istanti, aiutò a garantire che il passaggio di Freud fosse il più sereno possibile.

Il furto nel 2014

Nel 2014, presso il cimitero di Golders Green, alcuni ladri tentarono di rubare i resti di Freud o, più probabilmente, di rubare l’anfora risalente al terzo secolo avanti Cristo. Questo tentativo di furto non andò a buon fine e il manufatto si ruppe gravemente. Da quel momento, l’urna e i resti furono spostati in un luogo sicuro. Questo episodio evidenziò ancora una volta l’interesse e il fascino che la figura di Freud continua a esercitare anche anni dopo la sua morte.

Eredità Intellettuale e Personale

L’eredità di Freud è vasta e complessa. Suo genero, Max Halberstadt, fu uno dei fotografi che meglio catturò la sua immagine, contribuendo a immortalare il volto del padre della psicoanalisi. Anche anni dopo la morte di Freud, la sua influenza sulla psicologia e sulla cultura moderna rimane immensa. Le sue teorie sul principio del piacere, le pulsioni di vita e di morte, e l’interpretazione dei sogni continuano a essere studiate e rispettate.

La Vita e l’Eredità di Freud

Oltre alla sua eredità accademica, Freud ha lasciato un segno indelebile nel pensiero occidentale, influenzando non solo la psicologia ma anche la letteratura, l’arte e la cultura popolare. Il suo lavoro continua a essere studiato e discusso, rimanendo una fonte di ispirazione e dibattito su temi fondamentali riguardanti la natura umana e la condizione umana stessa. La sua vita e la sua morte sono testimonianza di un uomo che ha dedicato la sua esistenza alla ricerca della verità profonda della mente umana.

Conclusione

La morte di Freud non ha segnato la fine della sua influenza. Al contrario, il suo lavoro continua a vivere attraverso le generazioni di psicologi e filosofi che seguono le sue orme. La sua capacità di esplorare i lati più oscuri e nascosti della mente umana ha trasformato la psicoanalisi in una disciplina fondamentale per comprendere la condizione umana. Nonostante le difficoltà e i tentativi di distruzione postumi, l’eredità di Freud rimane un faro per chiunque cerchi di comprendere i misteri della psiche umana.

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