Il congedo per lutto è un permesso retribuito che spetta a tutti i lavoratori dipendenti in caso di lutto in famiglia.
Questo permesso è garantito dall’articolo 4 della legge n. 53 del 2000 che prevede che il lavoratore dipendente, sia pubblico che privato, in caso di decesso di un familiare, ha diritto ad un permesso retribuito di tre giorni all’anno – i tre giorni sono il totale dei giorni di permesso retribuito in un anno, a prescindere dal numero di eventi luttuosi che possono colpire una persona.
Viene concesso ai dipendenti per poter garantire la possibilità di organizzare e presenziare alla cerimonia funebre del caro estinto.
Il concedo per lutto viene riconosciuto solo ai parenti di primo grado del defunto, non quindi agli affini e a parenti di gradi secondari.
Regole Aziendali
Fin ora abbiamo visto le regole generali dei contratti lavorativi, è però da prendere in considerazione la possibilità che non in tutte le aziende siano valide le stesse regole. Ogni posizione lavorativa fa fede a specifiche regole del contratto collettivo di lavoro, che stabilisce precisamente quali sono i diritti e i doveri del lavoratore.
In alcune aziende, per esempio, i giorni di permesso riconosciuti annualmente possono essere fino a cinque, in altre viene riconosciuto il congedo lavorativo anche ai parenti di grado secondario, oppure a lavoratori autonomi o con partita iva non sono riconosciute giornate retribuite per assenza, per cui non avranno alcun congedo pagato.
La comunicazione all’azienda
Nel momento in cui il lavoratore viene a conoscenza del lutto deve tempestivamente avvisare il proprio datore di lavoro, indicando la data da cui intende iniziare ad usufruire del permesso e il numero di giorni che vuole utilizzare. Al rientro al lavoro, sarà necessario consegnare la copia del certificato di morte oppure una dichiarazione sostitutiva di decesso rilasciata da noi dell’Impresa funebre Sacro Cuore.
